I Sotterranei di Fontana di Trevi

A tutti è nota la celebre Fontana di Trevi e, chi almeno una volta nella vita, non ha mai gettato la monetina alle proprie spalle sperando di tornare ad ammirare tanta bellezza. Non tutti sanno, però, che esiste un percorso sotterraneo che si estende sotto il rione Trevi. A qualche metro di profondità troviamo infatti una meraviglia archeologica risalente all’epoca dell’Imperatore Nerone: parliamo dei sotterranei presso la fontana più famosa di Roma, un isolato in origine di 2000 metri quadrati circa, tra i cui limiti era il vicus Caprarius ovvero il prolungamento dell’antica Salaria vetus. Il posto porta anche un altro nome: la “Città dell’Acqua”. Oltre ai resti di antiche abitazioni, al suo interno è visibile un grande serbatoio idrico. I lavori che hanno dato inizio ad una campagna di scavo iniziata nel 1999 e terminata nel 2001 e che, dovevano dare vita ad una nuova sala cinematografica, hanno offerto la possibilità di scoprire nella Roma sotterranea un complesso edilizio di epoca imperiale e i resti di un serbatoio di acqua proveniente dall’acquedotto Vergine.

Nel II secolo venne, infatti, costruito un enorme serbatoio idrico: Castellum aquae. Il condotto inaugurato da Agrippa il 9 giugno del 19 a.C. era lungo 20 km ed è tuttora alimentato dalle acque che forniscono, oltre alla Fontana di Trevi, la Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona e la Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna.

Il percorso è arricchito da pannelli didattici e da un’esposizione dei materiali ritrovati durante lo scavo, quali vasellame, sculture e monete; completa la visita un video che ricostruisce le varie fasi costruttive e le vicende che segnarono la storia di questo luogo.