Situato in Piazza San Pantaleo, tra Piazza Navona e Corso Vittorio Emanuele II, sorge Palazzo Braschi. La sua costruzione è stata realizzata per volere di Pio VI che voleva farne un dono per il nipote, Luigi Braschi Onesti, il Palazzo, infatti, rappresenta uno degli ultimi esempi del nepotismo pontificio, poiché per la sua costruzione vennero impiegati anche fondi provenienti dalla Chiesa. Durante l’occupazione francese, numerose opere d’arte vennero spedite in Francia come spoliazioni napoleoniche e la maggior parte di queste non fecero più ritorno. Nel 1871 gli eredi Braschi vendono il palazzo allo Stato Italiano che lo utilizza come sede del Ministero dell’Interno e, successivamente, come sede di varie istituzioni fasciste. Con la fine della guerra il Palazzo fu abbandonato e occupato da senzatetto e sfollati, che danneggiarono molti degli affreschi del Palazzo, trafugandone i beni.
Nel 1952 divenne sede del Museo di Roma, chiuso per inagibilità poco più tardi, fu riaperto parzialmente nel corso degli anni 2000 e 2010, e riaperto completamente nel 2017. L’edificio presenta due entrate: una su Corso Vittorio Emanuele e l’altra direttamente su piazza Navona. Di notevole bellezza sono i soffitti decorati e le scene che ritraggono le varie esondazioni del Tevere prima che si costruissero i muraglioni, non mancano busti in gesso di nobili e della stessa famiglia Braschi.
Tanti gli eventi che vengono ospitati nel Palazzo: mostre temporanee, collezioni, presentazioni di libri e film. Fino al 2022 sarà possibile visitare una mostra dedicata alle opere di Klimt.
Per maggiori informazioni: http://www.museodiroma.it/